venerdì 18 novembre 2011

Ecco il Governo Monti


16.11.2011 - Il Governo Monti è diventato operativo. Tramonta un'epoca e si volta pagina. Per la prima volta c'è un segno di discontinuità nella politica italiana da 17 anni a questa parte. Impossibile prevedere quanto durerà il nuovo Governo. Sono in tanti, troppi quello che lo vedono come fumo negli occhi. Perché, il governo Monti, potrebbe anche portare a casa risultati concreti nell'interesse del paese, lasciando dei capataz delle politica che si sono avvicendati fino ad oggi solo ricordi di brutte figure, inadeguatezza, pressapochismo.
Una sola cosa ci permettiamo di dirLe presidente Monti. Per favore non vada in giro anche Lei con passo trafelato circondato da improbabili, grasse, inutili guardie del corpo stile boss dei narcos sudamericani, come purtroppo ci ha propinato la
propaganda tv pubblica e quella privata del precedente presidente del Consiglio, ogni giorno per tanti anni. Ad assolvere il compito della sicurezza basta un maresciallo segaligno, ma con i neuroni efficienti.
(Umberto Pivatello)


Il nuovo governo
 Mario Monti sarà presidente del Consiglio con delega all'Economia.  Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, 59 anni, è attualmente il presidente dell'Antitrust.
Alle 17 i ministri hanno giurato sulla Costituzione nella sala del Quirinale.
 
Ministri
Esteri.  Giulio Terzi di Sant'Agata. Ambasciatore. Laureato in Giurisprudenza a Milano, con specializzazione in diritto internazionale. Ha ricoperto incarichi diplomatici a Parigi, a Vancouver - in Canada - e a Bruxelles, dove è stato Consigliere Politico presso la Rappresentanza d'Italia presso la NATO, in un periodo particolarmente impegnativo segnato dalla fine della guerra fredda, dalla riunificazione della Germania e dalla prima guerra del Golfo. Dal 1993 al 1998 è stato a New York presso la Rappresentanza d'Italia alle Nazioni Unite. Ha anche prestato servizio presso il ministero degli Esteri a Roma. Ha assistito il ministro degli Esteri sui temi della sicurezza internazionale, in particolare relativamente ad aree geografiche quali i Balcani occidentali, il Medio Oriente, l'Afganistan, l'Africa Orientale e a tematiche come la proliferazione nucleare, il terrorismo e i diritti umani. È stato ambasciatore d'Italia in Israele tra il 2002 e il 2004. Dal 20 agosto 2008 al 30 settembre 2009, Rappresentante Permanente d'Italia alle Nazioni Unite a New York dove ha guidato la delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza.
Interni.  Anna Maria Cancellieri. A Bologna, terminato il suo mandato da commissario, ha resistito alle lusinghe del Pdl e del Pd che avrebbero voluto candidarla a sindaco. Il prefetto Anna Maria Cancellieri, 67 anni, è sempre stata al servizio dello Stato e anche in quell'occasione spiegò che avrebbe preferito non schierarsi. Non a caso pochi mesi dopo è stata nominata commissario al Comune di Parma. È stata prefetto di Genova e Catania, dove si trovò a gestire l'emergenza ordine dopo la morte dell'agente Filippo Raciti durante gli scontri tra forze dell'ordine e tifosi.
Giustizia.  Paola Severino. Nel 2002 è stata per settimane vicepresidente in pectore del Csm ma poi ha rinunciato alla candidatura, costatando il disaccordo sulla proposta dell'Udc. La professoressa Paola Severino oltre ad essere un avvocato penalista molto conosciuto è vicerettore dell'Università Luiss «Guido Carli» della Confindustria. Dal 30 luglio 1997 al 30 luglio 2001 ha rivestito la carica di vicepresidente del Consiglio della magistratura militare. Per la poltrona di Via Arenula ieri si sono fatti anche i nomi di Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano, e di Salvatore Mazzamuto, ex membro del Csm.
Difesa. Ammiraglio Gianpaolo di Paola. Collegio navale Francesco Morosini e poi Accademia Mavale nel 1963. L'ammiraglio Giampaolo Di Paola è attualmente presidente del comitato militare della Nato, l'organo che riunisce i capi di Stato maggiore dei Paesi dell'Alleanza atlantica. Campano, originario di Torre Annunziata, 67 anni, prima di andare a Bruxelles è stato capo di Stato maggiore della Difesa tra il 2004 e il 2008, quindi sia sotto il governo Berlusconi sia sotto il governo Prodi. Anche in precedenza era stato scelto da politici di colore diverso, avendo rivestito la carica di capo di gabinetto prima con il ministro della Difesa Carlo Scognamiglio (centrodestra) e poi con il suo successore Sergio Mattarella (centrosinistra).
Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti. Corrado Passera.  56 anni, attualmente è l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo
Agricoltura. Mario Catania.  Nato a Roma nel 1952, laurea in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma. È è un "supertecnico" esperto di politiche comunitarie, con un bagaglio di importanti incarichi a Bruxelles. Attualmente responsabile del Dipartimento delle politiche europee e internazionali del dicastero delle Politiche agricole, è il dirigente che ha finora trattato per l'Italia la Pac, la proposta di politica agricola comune vera "bestia nera" per l'intero mondo agricolo nazionale. Catania sarà quindi il ministro in prima linea a Bruxelles nelle trattative per la messa a punto della Pac nei prossimi mesi, cercando di mettere argine ai tagli dei finanziamenti previsti per l'Italia. Con l'ingresso nel 1978 al ministero, quella di Catania è stata una carriera tutta interna al dicastero di via XX settembre, stretto collaboratore degli ultimi tre ministri delle Politiche Agricole.
Nel settembre 1997 è stato nominato esperto presso la rappresentanza permanente a Bruxelles, nel 2008 è diventato direttore generale del ministero, nell'ottobre 2009 nominato nell'attuale incarico di capo del Dipartimento che cura le relazioni comunitarie ed i rapporti internazionali in sede bilaterale e multilaterale, compresi i lavori dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) in raccordo con il Ministero degli affari esteri.
Ambiente.  Corrado Clini. Classe 1947, attuale direttore generale del dicastero e medico chirurgo specializzato in Medicina del Lavoro. Clini è alla dirigenza del Ministero dal 1990 e oltre agli incarichi istituzionali sino ad oggi ricoperti, ha collaborato con diverse università italiane, l'Agenzia europea dell'Ambiente e l'Onu ed ha partecipato all'elaborazione del «Piano per la riduzione delle emissioni di gas serra». È autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche.
Lavoro e politiche sociali. Elsa Fornero. Elsa Fornero, 63 anni, docente di economia all'Università di Torino, è a capo del Cerp, Center for research on pensions and welfare policies, uno dei maggiori centri studio sullo stato sociale in Italia e in Europa. Fornero è anche vicepresidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e componente del Nucleo di valutazione sulla spesa previdenziale presso il ministero del Lavoro. È una strenua sostenitrice dell'estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori e della previdenza complementare. E' stata allieva di Onorato Castellino, grande economista ed esperto di previdenza scomparso nel 2007.
Salute.  Renato Balduzzi. Nato a Voghera nel 1955, direttore dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Laurea in Giurisprudenza a Genova, studi di diritto costituzionale europeo presso la Commissione della Comunità economica europea (1981-1982) e l'Istituto universitario europeo e di diritto costituzionale comparato presso l'Università di Paris X - Nanterre (1985-1986)
Coordinatore del dottorato di ricerca su Autonomie locali, servizi pubblici e diritti di cittadinanza dal 2008 nell'Università del Piemonte Orientale "A. Avogadro" e, dal 2007, direttore del Centro di eccellenza interfacoltà di servizi per il management sanitario. È stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa (1989-1992), della Sanità (1996-2000) e delle Politiche per la famiglia (2006-2008). Ha ricoperto l'incarico di Capo dell'ufficio legislativo del ministero della Sanità dal 1997 al 1999, presiedendo altresì la Commissione ministeriale per la riforma sanitaria. Dal 2009 è presidente del Nucleo di valutazione dell'Azienda ospedaliero-universitaria 'Maggiore della Carità' di Novara e, dal 2006, del Comitato di indirizzo dell'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. È presidente dell'Agenas dal febbraio 2007.
Dal 2002 al 2009 è stato presidente nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic, già Movimento Laureati di Azione Cattolica) e attualmente è componente per l'Italia dello European Liaison Committee di Pax Romana-Miic (Mouvement international des intellectuels catholiques) - Icmica (International Catholic Mouvement for Intellectual and Cultural Affairs). È direttore, dal 2003, del bimestrale culturale Coscienza. Ha fondato e diretto, dal 1989 al 1992, la rivista culturale Nuova politeia.
Università e Istruzione. Francesco Profumo. 58 anni, è stato dal 2005 al 2011 rettore al Politecnico di Torino. Nella scorsa primavera il suo nome è stato a lungo ventilato come candidato sindaco di Torino. Dal 13 agosto è presidente del Consiglio nazionale delle ricerche. Ha iniziato la carriera nel 1978 all'Ansaldo di Genova. Dal 2003 al 2005 è stato preside della prima facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino. Come ministro dell'Istruzione non è del tutto tramontata l'ipotesi del rettore della Cattolica di Milano, Lorenzo Ornaghi, 63 anni. La sua è una carriera tutta accademica.
Cultura. Lorenzo Ornaghi. 63 anni, dal 2002 rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'università dove si è laureato in Scienze politiche e ha lavorato come ricercatore fino al 1987. professore associato presso l'Università di Teramo, fino al 1990, quando è ritornato alla Cattolica di Milano diventando titolare della cattedra di Scienza politica nella facoltà di Scienze politiche. È direttore dell'Alta scuola di Economia e relazioni internazionali (ASERI), destinata alla formazione post-universitaria di esperti di sistemi economici e politici globali. Nel 2005 ha ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza dalla Università Cattolica Pázmány Péter di Budapest. È direttore della rivista Vita e pensiero, vicepresidente del quotidiano Avvenire. Nel 2006 ha ricevuto l'Ambrogino d'oro dal Comune di Milano. Autore di numerosi volumi e saggi pubblicati su riviste italiane e internazionali, negli ultimi anni, oltre che alle indagini sul sistema politico e sulle élite dell'Italia, si è dedicato allo studio dell'integrazione politico-istituzionale dell'Europa e al tema della Costituzione europea. è  nota la vicinanza alla Conferenza episcopale italiana fin dai tempi in cui era guidata da Ruini.
Ministri senza portafoglio
 Affari Europei. Enzo Moavero Milanesi. Avvocato, 57 anni, una vita dedicata al mercato, alla concorrenza, al diritto internazionale. Dopo la laurea in Legge, specializzazione in diritto comunitario, nel 1982, al College de France di Bruges, e poi in diritto internazionale presso la University of Texas, a Dallas. Nel 1983, a 29 anni, è funzionario della Direzione generale della Concorrenza della Commissione CE. Nel 1991 diventa capo del gabinetto del vicepresidente Filippo Maria Pandolfi.Fra 1992 e 1994 è consigliere dei governi Amato e Ciampi. A Bruxelles, nel 1995 è capo del gabinetto di Mari Monti, commissario per il mercato interno. Segue monti anche quando diventa commissario per la Concorrenza. Nel 2002 viene nominato segretario generale aggiunto della Commissione Europea. Dal 2005 al 2006 è direttore generale dell'Ufficio dei Consiglieri per le Politiche Europee della Commissione e giudice del Tribunale di primo grado della Corte di Giustizia Ue.
Coesione territoriale. Fabrizio Barca. 59 anni, è direttore generale presso il ministero dell'Economia e delle Finanze. Laureato in Scienze statistiche e demografiche (indirizzo economico) all'Università di Roma; master of Philosophy in Economia all'Universitá di Cambridge e visiting professor presso le Università Mit e Stanford, Barca ha un curriculum di studi internazionale. E' stato dirigente nel Servizio Studi della Banca d'Italia, Capo del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione e Presidente del Comitato politiche territoriali dell'Ocse. Ha tenuto corsi universitari nelle Università di Siena, Bocconi, Roma "Tor Vergata", Modena, Urbino, è capo del dipartimento delle Politiche di Sviluppo del ministero dell'Economia e delle Finanze. È autore di numerosi saggi e volumi sull'impresa, sul governo societario, sul capitalismo italiano.
Rapporti con il Parlamento. Piero Giarda. Laureato in economia e commercio alla Cattolica di Milano nel 1962, ha studiato nelle Università di Princeton e Harvard ed è stato docente di Scienza delle finanze e diritto finanziario nel 1970. Ha insegnato all'Università Cattolica dal 1968 fino al 1976 in qualità di professore incaricato; dal 1976 al 2001 in qualità di professore ordinario di Scienza delle finanze. È stato anche docente all'Università degli Studi della Calabria dal 1972 al 1975 e all'Università di Harvard nel 1970. Tra le materie di insegnamento economia politica, politica economica e finanziaria, econometria. Attualmente è responsabile del laboratorio di Analisi monetaria nell'Università Cattolica. Componente del comitato direttivo della scuola per il dottarato in Economia e finanza delle amministrazioni pubbliche. Ha svolto attività di consulenza alla presidenza del Consiglio e al ministero delle Finanze. È stato presidente della commissione tecnica per la Spesa pubblica presso il ministero del Tesoro dal 1986 al 1995. È stato sottosegretario di Stato al ministero del Tesoro dal 1995 al 2001. Vice-Presidente della Fondazione Milano per la Scala Presidente della Fondazione Internazionale Monte Rosa Componente del Consiglio di amministrazione del Teatro dell'Opera di Roma Collaboratore de "La Voce", socio di "ASTRID" e dell'Aspen Institute. Scrive occasionalmente su Il Sole24ore, Italia Oggi. Presidente del Comitato per la finanza locale della Provincia Autonoma di Trento.
  Turismo e sport. Piero Gnudi. Nato a Bologna nel 1938, laureato in economia e commercio a Bologna, è un dirigente d'azienda italiano, ex-presidente della società Enel. Ha rivestito numerose cariche all'interno di consigli di amministrazione e di collegi sindacali di società come Stet, Eni, Enichem e Credito Italiano. Tra il '95 e il '96 è stato consigliere economico del ministro dell'Industria; dal 1994 ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell'Iri, con l'incarico dal 1997 al 1999 di sovrintendere alle privatizzazioni, e - dal 1999 al 2000 - nel ruolo di presidente e amministratore delegato; sempre presso l'Iri ha quindi svolto (dal 2000 al 2002) le funzioni di presidente del comitato dei liquidatori. Membro del direttivo di Confindustria, della giunta direttiva di Assonime, del comitato di indirizzo strategico per lo sviluppo della Piazza Finanziaria Italiana, del comitato esecutivo dell'Aspen Institute, del comitato per la corporate governance delle società quotate, presidente onorario dell'Osservatorio Mediterraneo dell'Energia, ha ricoperto anche l'incarico di presidente del consiglio di amministrazione di Emittenti Titoli, nonché di consigliere di amministrazione di Unicredit, di Astaldi e de "Il Sole 24 Ore". È stato infine presidente del consiglio di amministrazione dell'Enel dal maggio 2002 all'aprile 2011 e nel cda di Unicredit.
 Integrazione. Andrea Riccardi. Romano, classe 1950, è ordinario di Storia contemporanea all'Università di Roma Tre. Ma la sua fama internazionale è legata alla Comunità di Sant'Egidio, che lui ideò e fondò nel 1968: fede, impegno per la pace e il dialogo interreligioso e tra i popoli, progetti di sviluppo per il Sud del mondo. Ha avuto un importante ruolo di mediazione in molti conflitti e ha contribuito al raggiungimento della pace in Mozambico, Guatemala, Costa d'Avorio. «Time» nel 2003 lo inserì trai «moderni eroi d'Europa». Il 21 maggio 2009 è stato insignito del premio «Carlo Magno». È autore di molti saggi di storia della Chiesa. Si muove a suo agio nei palazzi vaticani.

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Nel nuovo esecutivo Monti,  i cattolici sono rappresentati nelle loro diverse «anime». Ed è stato apprezzata dalla Chiesa la scelta di non inserire nella lista esponenti "tecnici" pubblicamente attestati sulle posizioni più lontane da quelle del mondo cattolico in materia di bioetica, come ad esempio Umberto Veronesi o Emma Bonino.
La grossa novità rispetto al governo Berlusconi è la scomparsa del ministero del Federalismo sostituito dal più innocuo ministero della Coesione territoriale. Adesso è chiaro il motivo per cui la Lega ha detto "no" al governo. I motivi di alto senso democratico sbandierati dai capi del partito padronale di Bossi s'infrangono contro una  mediocre realtà.   
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