lunedì 18 marzo 2013

La pronuncia delle lettere doppie

Tutte le consonanti (tranne H) possono produrre raddoppiamento (il termine tecnico è GEMINAZIONE): in questo caso la pronuncia deve essere rafforzata: babbo, mucca, raddoppio, caffè, leggere, eccetera.
La lettera Q raddoppia solo nella parola SOQQUADRO.
A volte il raddoppiamento di una consonante provoca il cambiamento del significato di una parola:
pala-palla, sete-sette, coro-corro, note-notte, eccetera.
Ascolta queste canzoni: nel testo sono evidenziate in rosso tutte le parole con lettere doppie:

Fabrizio De Andrè - Bocca di rosa (1967)
 La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore, metteva l'amore,

la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.

Appena scese alla stazione
nel paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.

C'è chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa né l'uno né l'altro
lei lo faceva per passione.

Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.

E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso.

Ma le comari di un paesino
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.

Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.

Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.

E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
"il furto d'amore sarà punito-
disse- dall'ordine costituito".

E quelle andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"quella schifosa ha già troppi clienti
più di un consorzio alimentare".

E arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
e arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.

Il cuore tenero non è una dote
di cui sian colmi i carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri.

Alla stazione c'erano tutti
dal commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e il cappello in mano,

a salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese,
a salutare chi per un poco
portò l'amore nel paese.

C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera".

Ma una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.

E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
chi si prenota per due ore.

Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.

E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.


JOVANOTTI: BELLA (1997)
E gira gira il mondo e gira il mondo e giro te
mi guardi e non rispondo perché risposta non c'è
nelle parole:
bella come una mattina
d'acqua cristallina
come una finestra che mi illumina il cuscino
calda come il pane ombra sotto un pino
mentre t'allontani stai con me forever.
Lavoro tutto il giorno e tutto il giorno penso a te
e quando il pane sforno lo tengo al caldo per te ...
Chiara come un ABC
come un lunedì
di vacanza dopo un anno di lavoro
bella forte come un fiore
dolce di dolore
bella come il vento che t'ha fatto bella amore
gioia primitiva di saperti viva
vita piena giorni e ore batticuore
pura dolce mariposa
nuda come sposa
mentre t'allontani stai con me forever.

Bella come una mattina
d'acqua cristallina
come una finestra che mi illumina il cuscino
calda come il pane ombra sotto un pino
come un passaporto con la foto di un bambino
bella come un tondo
grande come il mondo
calda di scirocco e fresca come tramontana
tu come la fortuna tu così opportuna
mentre t'allontani stai con me forever.
Bella come un'armonia
come l'allegria
come la mia nonna in una foto da ragazza
come una poesia
o madonna mia
come la realtà che incontra la mia fantasia.
Bella

FRANCESCO DE GREGORI: LA DONNA CANNONE (1983)
Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,
giuro che lo farò,
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò.
Quando la donna cannone
d'oro e d'argento diventerà,
senza passare dalla stazione
l'ultimo treno prenderà.

E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.

E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
non torneremo più...
na na na na na

e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete voleremo via.

Così la donna cannone,
quell'enorme mistero volò
tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati lì.

E con le mani amore, con le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come vuoi tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
non torneremo più...
na na na na na

E senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete voleremo via...

FABRIZIO DE ANDRÈ: LA CANZONE DI MARINELLA (1968)
Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così
bella
dal fiume la portò sopra una
stella

Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla sua porta

Bianco come la luna il suo
cappello
come l'amore
rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un
ragazzo segue l’aquilone

E c'era il sole e avevi gli
occhi belli
lui ti baciò le
labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli
occhi stanchi
lui pose la mano sui tuoi fianchi

Furono baci e furono
sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli
occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua
pelle

Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume
chissà come scivolavi
e lui che non ti
volle creder morta bussò cent'anni ancora alla tua porta

Questa è la tua canzone
Marinella
che sei volata in cielo su una
stella
e come
tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose

E come
tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose
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