I nomi si dicono alterati quando cambia la desinenza finale con l’inserimento di suffissi per dare sfumature in senso “diminutivo”, “vezzeggiativo”, "accrescitivo", o “dispregiativo”.
1. Accrescitivo = quando accrescono , aumentano la grandezza del nome.
Si usa il suffisso : one ( per i nomi maschili) / ona (per i nomi femminili)
Esempio: ragazzo ragazzone testa testona
libro librone mano manona
bicchiere bicchierone gonna gonnona
mamma mammone mammona
2. Diminutivo = quando danno l’idea di piccolezza.Si usano diversi suffissi:
Esempio: ino / ina piatto piattino stella stellina
itto/ etta divano divanetto vasca vaschetta
ello/ ella asino asinello bambina bambinella
icino /icina lume lumicino pelle pellicina
olino /olina punto puntolino bestia bestiolina
icello icella campo campicello rete reticella
icciolo/icciola porto porticciolo asta asticciola
NB: I nomi che finiscono in ONE mettono una C davanti al suffisso.
Esempio: maccherone = maccheroncino
3. Vezzeggiativo = quando danno l’idea di affetto,di simpatia, talvolta anche con sfumatura diminutiva.
itto/ etta divano divanetto vasca vaschetta
ello/ ella asino asinello bambina bambinella
icino /icina lume lumicino pelle pellicina
olino /olina punto puntolino bestia bestiolina
icello icella campo campicello rete reticella
icciolo/icciola porto porticciolo asta asticciola
NB: I nomi che finiscono in ONE mettono una C davanti al suffisso.
Esempio: maccherone = maccheroncino
3. Vezzeggiativo = quando danno l’idea di affetto,di simpatia, talvolta anche con sfumatura diminutiva.
Esempio: uccia/uccio vestito vestituccio cosa cosuccia
libro libruccio bocca boccuccia
uzzo uzza labbro labbruzzo pietra pietruzza
cino/ cina libro libricino canzone canzoncina
torrone torroncino persona personcina
libro libruccio bocca boccuccia
uzzo uzza labbro labbruzzo pietra pietruzza
cino/ cina libro libricino canzone canzoncina
torrone torroncino persona personcina
NB. La differenza tra
diminutivi e vezzeggiativi è molto lieve e molto spesso questi alterati
contengono in sé entrambi i concetti. Ad esempio la parola “bambinello”
può voler dire “piccolo. bambino” ( diminutivo) ma anche “caro bambino”
( vezzeggiativo)
A volte il significato dipende dal nome; ad
esempio il suffisso “icino “ nella parola “cuore” che diventa
“cuoricino”, ha un valore vezzeggiativo ( dolce cuore); mentre lo stesso
suffisso nella parola “pelle”, che diventa “pellicina”, ha un valore
diminutivo( piccola pelle).
4. Dispregiativi = quando danno l’idea di disprezzo antipatia, un giudizio negativo.
Esempio: accio/ accia ragazzo ragazzaccio carta cartaccia
astro/ astra poeta poetastro nipote nipotastra
ucolo /ucola maestro maestrucolo strada straducola
iciattolo/ iciattola mostro mostriciattolo febbre febbriciattola
astro/ astra poeta poetastro nipote nipotastra
ucolo /ucola maestro maestrucolo strada straducola
iciattolo/ iciattola mostro mostriciattolo febbre febbriciattola
Particolarità
1 A volte il nome alterato cambia genere.
Esempio: donna (nome femminile)= un donnone (nome maschile) che vuol dire= donna grande e grossa
febbre(nome femminile)= un febbrone(nome maschile) che vuol dire = febbre molto alta
Esempio: donna (nome femminile)= un donnone (nome maschile) che vuol dire= donna grande e grossa
febbre(nome femminile)= un febbrone(nome maschile) che vuol dire = febbre molto alta
2 Alcuni nomi nel diventare alterati cambiano in parte la radice.
Esempio: uomo = omone
cane = cagnone
cane = cagnone
3 Nella lingua moderna si possono fare gli alterati usando particolari suffissi come :
super = superstar; maxi = maxischermo; mini = minigonna
super = superstar; maxi = maxischermo; mini = minigonna
Falsi alterati
Attenzione a non considerare alterati nomi che in realtà non lo sono :
tacchino (γαλοπούλα) non è il diminutivo di tacco = τακούνι
bottone (κουμπί) non è accrescitivo di botta = χτύπημα
mattone (τούβλο) non è accrescitivo di matto = τρελός
focaccia (είδος πίτας / πίτσας) non è dispregiativo di foca = φώκια!
occhiello (κουμπότρυπα, θηλιά) non è diminutivo di occhio = μάτι
burrone (φαράγγι, χαράδρα) non è accrescitivo di burro = βούτυρο
colletto (κολάρο, γιακάς) non è diminutivo di collo = λαιμός
collina (λόφος ) non è diminutivo di colla = κόλλα
limone (λεμόνι) non è accrescitivo di lima = λίμα
cerotto (τσιρότο) non è accrescitivo di cero = κερί
occhiello (κουμπότρυπα, θηλιά) non è diminutivo di occhio = μάτι
burrone (φαράγγι, χαράδρα) non è accrescitivo di burro = βούτυρο
colletto (κολάρο, γιακάς) non è diminutivo di collo = λαιμός
collina (λόφος ) non è diminutivo di colla = κόλλα
limone (λεμόνι) non è accrescitivo di lima = λίμα
cerotto (τσιρότο) non è accrescitivo di cero = κερί