Nel 2002 subì una violenza sessuale
Ferita ad un braccio e a un gluteo. Aveva appena presentato una
denuncia per minacce. Messaggi nella cassetta delle lettere: «Stai
attenta»
VICENZA - Una donna di 31 anni è
stata aggredita con il lancio di soda caustica da due uomini
incappucciati che le avevano suonato alla sua porta di casa. La vittima
aveva presentato giovedì una denuncia per minacce. Ha ustioni ad un
braccio e ad un gluteo. Non è in gravi condizioni, è stata dimessa dalla rianimazione e ora nel reparto di Chirurgia.
La donna, sposata, abita in una
villetta alla periferia di Vicenza. Secondo il racconto che lei stessa
ha fatto agli investigatori, verso le 14.30 ha sentito suonare alla
porta e convinta che fossero alcuni parenti, che abitano a fianco, ha
aperto senza timore. Due persone incappucciate l'avrebbero bloccata,
fatta stendere a terra e mentre uno la teneva ferma l'altro l'avrebbe
costretta a versarsi addosso lei stessa l'acido con una bottiglia: la
31enne ha riportato lesioni, non gravi, al braccio sinistro e ai glutei,
pare cadendo sul liquido caustico finito a terra nel momento in cui si è
divincolata.
L'abitazione della donna
Si era presentata ieri sera,
giovedì, alla polizia per segnalare di aver trovato nella propria
cassetta della posta alcuni foglietti con frasi di minaccia: «Stai
attenta, sappiamo quello che fai». Aveva così deciso di sporgere
denuncia contro ignoti per minacce. Peraltro, la donna subì nel 2002 una
violenza sessuale, per la quale è stato condannato nel 2009 in primo
grado un cittadino serbo, mentre si è ancora in attesa che venga
definita la data dell'appello. Oggi l'inquietante episodio, sul quale la
squadra mobile di Vicenza sta cercando ora di fare piena luce,
soprattutto sugli elementi al momento più incongruenti. La sostanza
caustica era contenuta in una bottiglia che è stata recuperata sul posto
dagli investigatori. In ospedale si sono recati subito il Questore di
Vicenza, Angelo Sanna, accompagnato dal capo della mobile vicentina,
Michele Marchese, che hanno potuto scambiare già alcune parole con la
vittima non appena questa è uscita dal reparto di rianimazione.

«Ho sentito Vania urlare, diceva di stare male, male.
Sulle prime non avevo nemmeno capito che fosse stata colpita con
l'acido, l'ho vista stesa a terra e ho cercato di aiutarla». A
raccontare i minuti successivi all'aggressione è il suocero della donna,
il primo ad intervenire e a chiamare i soccorsi. L'uomo parla stando
appoggiato alla recinzione in ferro battuto della casa bifamiliare in
via Breganze in cui vivono anche figlio e nuora: mura bianche e profili
in mattoni rossi. «Non sapevo nulla delle minacce - racconta - anche se
un paio di anni fa c'erano stati degli episodi strani. A distanza di
pochi giorni in due occasioni vi erano state delle intrusioni, ma i
ladri non erano entrati in casa». La cagnetta di casa, riferisce ancora
il suocero, è stata raggiunta da alcune gocce di acido e per questo è
stata portata dal veterinario dopo essere stata lavata con l'acqua nel
giardino di casa.
Tra i residenti di via Breganze c'è molta preoccupazione,
in un quartiere costruito alcuni anni fa, a Vicenza. «Abbiamo sentito
delle grida dopo l'ora di pranzo - racconta una nonna, che era a casa
con il nipotino - poi ho visto arrivare l'ambulanza e le forze
dell'ordine. È una cosa grave. Non era mai successo nulla di violento in
questa zona; ladri certo sì, ma non ci sono telecamere di
sorveglianza». «Sono sconcertata come donna - dice un'altra signora -
per quello che è successo». Altri residenti hanno saputo della notizia
dell'aggressione denunciata dalla donna da altri vicini al ritorno a
casa e si dicono anch'essi meravigliati e auspicano che la polizia possa
fare chiarezza al più presto.
(Ansa)